Cantine & Castelli, gemellaggio tra il Gusto e la Storia

Cantine & Castelli, gemellaggio tra il Gusto e la Storia

Uno speciale PASSAPORTO per scoprire le dolci colline dell’Ovadese: 22 Comuni, un unico territorio nell’Alto Monferrato coperto da filari di uve Dolcetto e dominato da imponenti castelli medioevali.

Vieni nell’Ovadese a degustare l’Ovada Docg –  il nostro sorprendente vino rosso piemontese – e  a visitare i Castelli e le Dimore Storiche che rendono unico il profilo storico e paesaggistico delle nostre terre. 

Potrai abbinare ogni volta una Cantina e un Castello, ottenere un timbro sul PASSAPORTO e, per ogni coppia di timbri, avrai diritto al 10% di sconto sull’ingresso al Castello o sull’acquisto di una bottiglia di Ovada DOCG.

Per tutto il “2019 Anno del Dolcetto“, ti aspettiamo per un viaggio tra le eccellenze dell’Ovadese.

Per info sulle Cantine e sui Castelli che aderiscono all’iniziativa, vai anche ai siti delle Associazioni Castelli oppure contatta direttamente la struttura prescelta.

Passaporto Cantine Castelli

Cantine & Castelli, gemellaggio tra il Gusto e la Storia

Cantine & Castelli, gemellaggio tra il Gusto e la Storia

Uno speciale PASSAPORTO per scoprire le dolci colline dell’Ovadese: 22 Comuni, un unico territorio nell’Alto Monferrato coperto da filari di uve Dolcetto e dominato da imponenti castelli medioevali.

Vieni nell’Ovadese a degustare l’Ovada Docg –  il nostro sorprendente vino rosso piemontese – e  a visitare i Castelli e le Dimore Storiche che rendono unico il profilo storico e paesaggistico delle nostre terre. 

Potrai abbinare ogni volta una Cantina e un Castello, ottenere un timbro sul PASSAPORTO e, per ogni coppia di timbri, avrai diritto al 10% di sconto sull’ingresso al Castello o sull’acquisto di una bottiglia di Ovada DOCG.

Per tutto il “2019 Anno del Dolcetto“, ti aspettiamo per un viaggio tra le eccellenze dell’Ovadese.

Per info sulle Cantine e sui Castelli che aderiscono all’iniziativa, vai anche ai siti delle Associazioni Castelli oppure contatta direttamente la struttura prescelta.

Passaporto Cantine Castelli

Serata a Cureggio, venerdì 13 Maggio Casa della Torre

ImmagineVenerdì 13 Maggio 8 Ovada DOCG in degustazione a Cureggio, per informazioni contattare direttamente gli organizzatori Matteo 34945112599 o Jacopo 3403892405.

 

Insieme a Oltre nelle terre dell’Ovada DOCG

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Insieme alla rivista Oltre (chi vuole può dare un occhiata al sito www.oltre.eu) Domenica 17 aprile 2016 il Consorzio Ovada DOCG è lieto di presentare una giornata dedicata ad approfondire il territorio dell’Ovada e degustarlo.

Il programma della giornata
Ore 10,00 ritrovo a Ovada in Piazza Castello e successiva visita ad alcune cantine e vigneti

Ore 12,30 Pranzo con prodotti e piatti della tradizione locale presso la Trattoria Alla Rocca di Rocca Grimalda

Ore 14,30 presentazione del Consorzio Ovada docg nei saloni del Castello di Rocca Grimalda Visita guidata al Castello

Ore 15,30 Apertura degustazione dei vini nelle cantine del castello dove ogni produttore avrà il proprio banco di assaggio

E’ previsto un numero massimo di 50 partecipanti

Gli spostamenti avverranno per ciascuno con i mezzi propri

Oltre alla degustazione, inclusa nella quota di partecipazione, ci sarà la possibilità per chi lo desidera di acquistare i vini direttamente dai produttori

Quota di partecipazione € 45,00 a persona

Prenotazioni direttamente alla rivista OLTRE

e-mail info@oltre.eu

tel. 0383 332322

Menu Ovada si apre a nuovi ristoratori: aperte le candidature

Menu Ovada

Dopo il successo riscontrato con i ristoratori che hanno aderito e le manifestazioni di interesse ricevute da altri si è deciso di aprire a nuove adesioni per l’iniziativa

Se siete ristoratori e volete abbinare piatti del territorio all’Ovada sfruttando la comunicazione che sta facendo il consorzio per promuovere il territorio e far conoscere il suo vitigno principe, potete candidarvi

Poche e semplici regole disciplinano l’iniziativa verso la ristorazione

  1. Le aziende agricole si impegnano a consegnare nei tempi stabiliti la fornitura di Ovada Docg nel quantitativo richiesto dai ristoranti aderenti con uno sconto del 20% sul prezzo normalmente effettuato
  2. Le modalità per la fatturazione e il pagamento sono gestite tra azienda e ristoratore
  3. Il menù deve essere preparato prediligendo piatti ed ingredienti territoriali che si accompagnino con l’ Ovada Docg e dovrà passare al vaglio del Consiglio del Consorzio
  4. Il prezzo del menù completo non può essere inferiore a € 30.00
  5. Il ristoratore si impegna a tenere in carta un minimo di 10 etichette di   Ovada delle aziende aderenti al Consorzio di cui  7  di sua scelta e 3 consigliate dal Consorzio.
  6. Le aziende e i ristoratori si impegnano a pubblicizzare il Menù Ovada  e l’ Ovada Docg  dei soggetti aderenti

Saranno accettate candidature sino a circa metà marzo.

Per informazioni, approfondimenti o candidature: info@ovada.eu,  Italo Danielli, Presidente (+39 339.563.47.21) – Giuseppe Ravera, VicePresidente (+39 340.253.93.06) – Paolo Baretta, rapporti con i media (+39 348.81.01.42; info@ovada.eu) – Tomaso Armento, segretario (+39.334.664.68.50)

E’ Ora di Ovada: Condividi, atto primo

IMG_0223(photo credit winepassitaly.it)


Il consorzio Tutela Ovada DOCG Sabato 31.1.2015 ha organizzato il primo evento “E’ Ora di Ovada: Condividi”.

L’incontro aveva l’obiettivo di far raccontare direttamente dai produttori i diversi comuni che compongono la DOCG, la volontà di far avere al degustatore una visione del territorio nella sua accezione più ampia.

Sono stati ripercorsi trent’anni di storia Ovadese, il vino più antico infatti riportava sull’etichetta l’annata 1985, e si è arrivati sino ai giorni nostri con gli Ovada attualmente disponibili. Presenti gli associati e, per la prima volta, nuove aziende in fase di osservazione.

Grazie alla naturale vocazione della zona il Dolcetto nei 22 Comuni dell’Ovadese eletti a poter coltivare la DOCG (Ovada, Belforte Monferrato, Bosio, Capriata d’Orba, Carpeneto, Casaleggio Boiro, Cassinelle, Castelletto d’Orba, Cremolino, Lerma, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Mornese, Morsasco, Parodi Ligure, Prasco, Rocca Grimalda, San Cristoforo, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato, Trisobbio) si esprime in modo davvero articolato essendo capace sia di regalare vini di pronta beva dopo pochi anni dalla vendemmia sia grandi rossi da invecchiamento.

11 comuni e 14 vini in degustazione, di seguito in ordine di degustazione

Comune di Rocca Grimalda, La Piria, vendemmia 2010
Comune di Rocca Grimalda,Facchino, vendemmia 2009
Comune di Tagliolo Monferrato, Cascina Boccia, vendemmia 2007

Comune di Montaldo, Ca del Bric, vendemmia 2007
Comune di Cremolino, Casa Wallace, vendemmia 2006
Comune di Molare, La Ghera, vendemmia 2004
Capriata d’Orba, Cascina Gentile, vendemmia 2003
Comune di Ovada, Valmosé , vendemmia 1999
Comune di Morsasco, La Guardia, vendemmia 1999
Comune di Bosio, Ghio, vendemmia 1998
Comune di Ovada, Castello di Grillano, 1996
Comune di Ovada, Pino Ratto, vendemmia 1993
Comune di Carpeneto, Bisio Giancarlo, vendemmia 1990
Comune di Silvano d’Orba, Pesce, vendemmia 1985

La verticale ha visto la partecipazione di alcune aziende, talvolta anche di produttori non più attivi: a pranzo presenti tutti gli associati con i vini attualmente commercializzati in degustazione.

Carlo Ricagni, produttore (I Pola) ha ricordato Pino Ratto ed i suoi grandi vini, ricordandone le caratteristiche personali e quelle dei suoi vini: lo ringraziamo per la cortese disponibilità e per la memoria storica che ha saputo condividere.

Durante un momento di pausa è intervenuta la responsabile Vigneti Tenuta Cannona (Dott.ssa Elisa Paravidino) che ricordiamo è il Centro Sperimentale Vitivinicolo della Regione Piemonte ed ha sede in uno dei comuni dell’Ovada DOCG, il Comune di Carpeneto.

La dottoressa Paravidino è intervenuta sostituendo la Direttrice del centro, Dott.ssa Gabriella Bonifacino (impossibilitata) ed ha avuto modo di descrivere brevemente il centro e attività, che comprendono sperimentazioni su cloni e micro vinificazioni delle uve così ottenute. Il centro ha il merito di aver sviluppato le prime fasi di implementazione del vitigno Albarossa – scoperto nel 1934 dall’ampelografo Giovanni Dalmasso – che ha oggi una diffusione in molti areali del Piemonte. L’attività sperimentale oggi ha una parte dei progetti dedicata alle uve dolcetto e si svolge nei vigneti del Centro e nella cantina di micro vinificazione, quest’ultima sotto la Responsabilità del Dott. Ruggero Tragni, anch’egli presente all’evento.

L’azienda occupa una superficie di 54 ha, per maggiori informazioni www.tenutacannona.it

Presenti all’Evento tra gli assaggiatori, in ordine alfabetico (x giornalisti e blogger testata di riferimento): Adriano Aiello (Dissapore), Alessandro Ricci (Papille Clandestine, Paolo Massobrio), Damiano Raschellà (Porthos), Danilo Poggio (Il Fatto Quotidiano, GRP), Diana Zahuranec (Winepass), Luca Amodeo (GeishaGourmet.com), Maria Enrica Bozzo, Mirella Villardi (L’Assaggiatore), Paolo Monticone (L’Assaggiatore), Raffaele Biancardi, Roberto Giuliani (Lavinium), Sergio Bonanno (Gambero Rosso),  Sara Porro (Dissapore), Stefano Albenga.

L’evento è stato realizzato dal Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG con il contributo dell’Enoteca Quartino di Vino, www.quartinodivino.it di Via Roma, 23 Ovada, che ha avuto la brillante idea di mettere in degustazione parte del suo menùovada, l’iniziativa che abbina Ovada degli associati e piatti del territorio.

Si ringrazia il titolare Giuseppe Martelli e lo staff per il supporto impeccabile.

La degustazione da ufficialmente il via ad una serie di eventi aventi l’obiettivo di far conoscere la zona direttamente dai vini raccontati dai produttori.

Chi vuole conoscere meglio il consorzio e il territorio di Ovada, sia operatore del settore o anche un semplice appassionato e vuole organizzare una serata diversa (“E ora di Ovada: condividi”) può scriverci a info[at]ovada.eu e ospitare un gruppo di produttori che racconterà la propria storia di persona, descrivendo il luogo e assaggiando il vino.

Il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’Ovada docg ha sede a Ovada, ed è presieduto da Italo Danielli. Raggruppa al momento una ventina di aziende vinicole della zona, impegnate nella produzione di quello che deve considerarsi il gioiello dell’enologia dell’Alto Monferrato, e uno dei grandi rossi piemontesi. Costituitosi dopo un intenso lavoro di preparazione, durato quasi due anni, il Consorzio ha il fondamentale obiettivo di promuovere la conoscenza dell’Ovada docg e la sua immagine nel mondo, contribuendo, attraverso un dialogo costante con le istituzioni e gli enti interessati, alla promozione dell’intero territorio dell’Alto Monferrato, alla sua tutela paesistica e allo sviluppo del turismo enogastronomico e rurale.

Per informazioni e approfondimenti: Italo Danielli, Presidente (+39 339.563.47.21) – Giuseppe Ravera, VicePresidente (+39 340.253.93.06) – Paolo Baretta, rapporti con i media (+39 348.81.01.42; info@ovada.eu) – Tomaso Armento, segretario (+39.334.664.68.50)

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Monferrato a Palazzo

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A Palazzo Monferrato il prossimo 14 dicembre si terrà la prima edizione della manifestazione Monferrato a Palazzo, organizzata con il patrocinio della camera di commercio di Alessandria in cui abbiamo orgogliosamente contribuito alla organizzazione.

L’evento, primo di una serie nel suo genere, mira a rendere noti i prodotti di eccellenza dei vari territori del Monferrato.

Questa volta toccherà all’Ovadese, che sarà presente con il suo Ovada DOCG e con una serie di prodotti alimentari e grappe che caratterizzano l’artigianato locale per storia ed importanza.

L’evento è aperto a tutti, inizia alle ore 15 e previa prenotazione allo 0143 381155 sarà possibile partecipare ad una cena che vedrà la presenza degli chef e dei vini del Consorzio Ovada DOCG, che insieme condividono l’iniziativa Menù Ovada che per la serata è previsto essere

Menù Ovada per la serata a Palazzo Monferrato

Antipasto rustico dell’Archivolto
Battuta di fassona, cima alla genovese, vitello tonnato, tonno di coniglio, insalata russa e peperone
ripieno al tonno
(Archivolto Osteria Nostrale – Ovada)

Tortelli ripieni di tartufo bianco e ricotta con crema al rosso d’uovo e burro fuso
(Ristorante La Volpina – Ovada)

Fagottino di pasta sfoglia farcito con cotechino di Ovada e fonduta guarnito con le lenticchie
(Ristorante La Volpina – Ovada)

Bonet alla piemontese, pasticceria secca
(Quartino diVino – Ovada)

Per info e prenotazioni contattare il Sig. Giuseppe 0143.381155

L’obiettivo è quello di offrire al pubblico una vetrina piacevole con cui conoscere e vivere alcune tipicità di sicuro interesse eno-gastronomico dell’Ovadese attraverso la splendida cornice di palazzo Monferrato, autentica perla della nostra provincia.

Ringraziamo la Camera di Commercio di Alessandria per l’opportunità e tutti coloro che, anche tra i nostri associati, hanno lavorato per rendere possibile quest’importante iniziativa.

Un breve bilancio della vendemmia 2014 nell’ Alto Monferrato Ovadese

A breve distanza dalle conclusioni delle operazioni vendemmiali nelle colline dell’Alto Monferrato Ovadese il Consorzio di Tutela dell’Ovada docg prova a tracciare un quadro riassuntivo, meditato e non retorico, delle prime risultanze.

“Ovviamente parliamo di un’annata in vigna per nulla facile –commenta Italo Danielli, Presidente del Consorzio- data l’alta piovosità registratasi, un po’ come in tutto il nord Italia; è pur vero che qui non abbiamo avuto ulteriori aggravanti (a partire dalla grandine), e che il mese di settembre è stato prevalentemente bello e soleggiato. Parlando delle sole uve dolcetto, materia prima unica per il nostro Ovada docg, mettiamo a bilancio una consistente diminuzione delle quantità raccolte, mediamente nell’ordine del 20-30%, con situazioni peraltro variegate tra il -10% e il -50%: ciò anche per effetto dell’opera di meticolosa selezione e diradamento condotta dai primi di agosto, al fine di eliminare quanto più possibile lo sviluppo di fenomeni di marciume. Quest’anno ha fatto capolino per la prima volta in zona anche la famigerata Drosophila Suzukii, con presenze peraltro poco omogenee. Nell’insieme, a fronte degli scenari ahimé al solito estremistici delineati da larga parte della stampa, e acriticamente ripresi da molti appassionati, per cui dopo dozzine di “annate del secolo” (ma non dovrebbero essere poche per essere “del secolo”?) piace discorrere del 2014 come di un annunciato disastro, noi ci limitiamo a ostentare una moderata fiducia, invitando tutti ad attendere con un po’ di pazienza il momento dei primi riscontri di assaggio, verso la fine del 2015. Attendere con calma è meno modaiolo che non urlare in coro da subito (o esercitarsi in annunci ad effetto), ma forse indica un maggior rispetto per le plausibili differenze che emergeranno, qui come in tanti altri territori vocati, a livello già di micro-terroir.”

Presentata la nuova iniziativa del Consorzio di Tutela dell’Ovada docg “Menu Ovada

Menu Ovada

 

 

Con la presentazione ufficiale ospitata qualche giorno dal Comune di Ovada presso il Palazzo Municipale è decollata la nuova iniziativa del sempre attivissimo Consorzio di Tutela dell’Ovada docg. Fedele al proprio intento di valorizzare il connubio tra l’Ovada docg, eccellenza produttiva rappresentativa dell’intera zona, e la peculiare tradizione gastronomica dell’Alto Monferrato, il Consorzio  ha deciso di promuovere, grazie all’entusiasta collaborazione di alcuni dei ristoranti più importanti dell’area, la proposizione permanente presso questi ristoranti di un menu di territorio coniugato agli Ovada docg dei produttori appartenenti al Consorzio stesso. “L’idea in sé è molto semplice -dice Italo Danielli, Presidente del Consorzio- e nasce dall’esigenza di meglio connotare soprattutto agli occhi dei turisti e di quanti visitano la nostra zona un patrimonio enogastronomico di assoluta eccellenza, ancora forse non adeguatamente conosciuto. La straordinaria accoglienza che da subito abbiamo riscontrato presso i ristoratori con cui abbiamo dialogato (l’Archivolto, da Pietro, il Quartino e la Volpina a Ovada, e il Moro a Capriata d’Orba) testimonia che il momento è davvero quello giusto per l’innesco di una nuova stagione di promozione del nostro bellissimo territorio, anche con il supporto di Amministrazioni locali che stano dimostrando di voler cambiar marcia da questo punto di vista.”

Il Menu Ovada è già disponibile presso tutti i ristoranti ricordati, e se ne prefigura una progressiva, selezionata estensione. Per il dettaglio dei vari menu e altre informazioni al proposito, si prega di consultare il link www.ovada.eu/menuovada/

Ovada Mon Amour

13 ristoranti dell’Ovadese vi propongono un menù degustazione ispirato alla cucina del nostro territorio, denominato Ovada Mon Amour e diverso da locale a locale.  

Ordina una bottiglia di Ovada al ristorante da te scelto e colleziona il collarino che trovi sulla bottiglia (se non presente richiedilo!): ogni 3 raccolti hai diritto ad una bottiglia gratis da un produttore a tua scelta tra i consorziati che potrai ritirare, previo appuntamento, direttamente in cantina!

Di seguito i ristoratori aderenti all’iniziativa.

 

Archivolto Osteria Nostrale

 

Ovada, Piazza Garibaldi 25, 26 (Google Maps)

Tel: 0143.835.208 e-mail: archivoltoosterianostrale@yahoo.it Web: www.archivoltoosterianostrale.it

Chiuso il Mercoledì

 

Ar Dou Veje

 

Silvano d’Orba, Via Novi, 4 (Google Maps)

Tel: 0143.882.109

Chiuso il Mercoledì

 

Bel Soggiorno

 

Cremolino, Via Umberto 1, 69 (Google Maps)

Tel: 0143.879.012 e-mail: info@ristorantebelsoggiorno.it Web: www.ristorantebelsoggiorno.com

Chiuso il Mercoledi

 

Da Pietro 

 

Ovada, Piazza Mazzini, 13 (Google Maps)

Tel: 0143.80.457 e-mail: ily71@libero.it Web: www.dapietroovada.it

Chiuso il Lunedi

 

Grimalda

 

Rocca Grimalda, Località Schierano 302 (Google Maps)

Tel: 0143.882388 e-mail: grimalda@grimalda.it Web: www.grimalda.it

Chiuso il Lunedi

 

La Bruceta

 

Cremolino, Via Crosio, 19 (Google Maps)

Tel: 0143.879611 e-mail: juririsso@alice.it Web: www.labruceta.it

Chiuso il Martedì

 

La Volpina

 

Ovada, Strada Volpina, 1 (Google Maps)

Tel: 0143.86008 e-mail: info@ristorantelavolpina.it Web: www.ristorantelavolpina.it

Chiuso il Lunedi

 

Locanda San Martino

Pasturana,  Via Roma, 26 (Google Maps)

Tel:  0143.58444 e-mail: info@locandasanmartino.com Web: www.locandasanmartino.com

Chiuso il Martedì

 

Mire Puà

Ovada, Via Gilardini, 38 (Google Maps)

Tel: e-mail: info@mirepua.it Web www.mirepua.it

Prossima Apertura

 

Osteria Piemontemare

Gavi, Vico Rose, 2R  (Google Maps)

Tel: e-mail: osteria@ghiovini.it Web www.osteria.ghiovini.it

Chiuso il Lunedì

 

Quartino di Vino

 

Ovada, via Roma, 23 (Google Maps)

Tel: 0143.381155 e-mail: info@quartinodivino.it Web: www.quartinodivino.it

Chiuso il Lunedi

 

Trattoria alla Rocca 

Rocca Grimalda, Piazza Borgatta, 12 (Google Maps)

Tel: 0143.873333 e-mail: info@trattoriaallarocca.it Web: www.trattoriaallarocca.it

Aperto dal Mercoledi alla Domenica

 

Trattoria dei Tacconotti

Frascaro, Frazione Tacconotti (Google Maps)

Tel: 0131.278488 e-mail: tacconotti@trattoriadeitacconotti.it Web: www.trattoriadeitacconotti.it

Chiuso il Mercoledi

 

 

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Lettera aperta in risposta all’articolo di Slow Wine Dolcetto, una specie in via di estinzione

A seguito dell’articolo di Slow Wine intitolato “Dolcetto, una specie in via d’estinzione” che trovate a questo link http://bit.ly/1pIKd7r il presidente del Consorzio di Tutela e Promozione dell’Ovada DOCG ha inviato a Slow food una lettera aperta, che pubblichiamo per opportuna divulgazione

“Ci fa davvero piacere leggere che un movimento dell’importanza di Slow Food, e in particolare Slow Wine, si interessi finalmente alle sorti del vitigno Dolcetto, che da sempre qui a Ovada scandisce i ritmi della nostra vita quotidiana di produttori.

Nelle zone specificamente vocate, quali Ovada, Dogliani e Diano d’Alba -non a caso riconosciute come tali dalla DOCG- il vitigno Dolcetto è sempre stato capace di regalare vini di struttura, capaci di invecchiare a lungo e di accompagnare con fierezza le migliori tavole: in molti scritti del passato più o meno recente, dal Gallesio sino al Soldati dei Viaggi del Vino, il Dolcetto viene elevato a fasti che oggi raramente si ricordano, ma che certo non possiamo dimenticare per semplice sottomissione alle evoluzioni del mercato.

Anche nel vino, diciamolo chiaramente e senza ipocrisie, è infatti andata affermandosi una vulgata ben codificata e spesso prona alle sole esigenze del marketing, con scale di valori e mode progettate per una condivisione di massa presso i consumatori, anche enoappassionati. Resistere a quest’omologazione significa anche difendere il Dolcetto e la sua storia come uno snodo vero di una cultura “altra” rispetto all’inchino al mercato, e legata alla dignità dei viticoltori e al rispetto della biodiversità.

Noi crediamo nel Dolcetto come prodotto rappresentativo di un intero territorio, e il suo stesso nome sta a testimoniarlo: Ovada. L’Ovada è un vino importante, capace di affrontare il confronto con altri Piemontesi, oggi certo venerati e che pure un tempo non erano così diffusi e noti.

Non accetteremo mai di sacrificare il Dolcetto sull’altare della globalizzazione e delle tendenze di mercato, assecondando la riduzione delle varietà al presente meno redditizie per soli obiettivi economici. La dignità quotidiana del nostro lavoro è il piacere di poter vivere davvero quelle sensazioni che la nostra terra e la sua varietà ci regalano: non a caso qui da noi le vigne si alternano ad altre coltivazioni, non c’è solo “vigna”.

Questi sono i fondamentali del nostro approccio alla valorizzazione del territorio, cui affiancare un’azione collettiva, una quotidiana volontà dei singoli di perseguire l’eccellenza ed emergere, nel tempo: non accettiamo di far prevalere la logica del mercato, siamo orgogliosi di quanto di più bello possiamo avere quotidianamente e possiamo offrire, altrettanto quotidianamente, al pubblico che abbia voglia e interesse a saperne di più su di noi.

Per questo il nostro lavoro ci regala soddisfazioni, con i ritmi ed il sapere che la campagna ci ha insegnato: sappiamo che anno dopo anno miglioreremo, che potranno esserci degli imprevisti e che dovremo affrontare un percorso di crescita, proprio come cresce una giovane barbatella per diventare vite.

Crediamo nel futuro al di là delle convenienze di breve termine: e questa è la via che ci sentiamo di proporre come soluzione al “problema” di un vitigno che noi immaginiamo possa ritornare a essere protagonista, non come un semplice vitigno minore ma come ambasciatore di un intero, bellissimo territorio, qual è per noi l’Ovada.

Noi del Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG auspichiamo che possa davvero iniziare una riflessione condivisa con tutti i territori vocati per il Dolcetto (e vocati davvero) volta a fare sistema, ciascuno con le sue peculiarità, con l’obiettivo di diventare -insieme- protagonisti del cambiamento. E ci farebbe molto piacere se a questo sforzo Slow Food desse un coerente appoggio.

Cordiali saluti

Italo Danielli

Presidente del Consorzio di Tutela Ovada DOCG”

Per informazioni e approfondimenti: Italo Danielli, Presidente (+39 339.563.47.21) – Giuseppe Ravera, VicePresidente (+39 340.253.93.06) – Paolo Baretta, rapporti con i media (+39 348.81.01.42; info@ovada.eu)