Il Terroir

Frutto di un microclima particolare, [il Dolcetto a Ovada] è vino che (a differenza del normale Dolcetto che ama essere bevuto giovane) per le caratteristiche particolari del clima e la natura del terreno, gradisce un invecchiamento anche prolungato come altri più conosciuti vini del Piemonte.”

(L. Veronelli, Epoca)

Terreno

Dal punto di vista geologico, il terroir dell’Ovada DOCG presenta terreni di matrice diversa che rendono uniche le caratteristiche del vino e del paesaggio. La terra argillosa delle vigne che si estendono verso la pianura conferisce al vino struttura e colore, mentre la terra calcarea, bianca, delle vigne verso l’Appennino conferisce la componente minerale e favorisce la produzione di uve con un alto tasso di acidità.
Alcuni vitigni presentano una combinazione di terreno calcareo e argilloso, rendendo la coltivazione particolarmente complessa.
Non è un vitigno rigoglioso, è importante quindi gestire un rapporto ottimale tra foglie e frutti.
Non ama terre leggere, geologicamente giovani, dove può soffrire la sete, ma non ama nemmeno terreni troppo fertili e con ristagno di acqua. Valorizzato da impianti fitti, la forma di allevamento dominante è il Guyot con potatura a 5/8 gemme.

Clima

Il clima dell’ovadese è temperato con caratteristiche di continentalità piuttosto marcate. Gli inverni presentano nevicate abbondanti con le temperature minime invernali che possono scendono sotto gli 0 °C. La vicinanza al Mar Ligure (meno di 25 km in linea d'aria) fa sì che le precipitazioni risultino abbondanti specialmente nei mesi autunnali. La primavera è ventilata e moderatamente piovosa.
A differenza del resto del Piemonte, l'estate nell’ovadese è la stagione più secca grazie alla vicinanza del Mar Ligure dal quale, per alcuni giorni all’anno, soffia aria umida — il Marin — che in alcuni casi può portare l'odore di salsedine anche in questi territori e temperature miti anche in inverno. In autunno il tempo si fa spesso grigio e piovoso e, occasionalmente, si presenta la nebbia.